Abbiamo imparato una nuova regola: tutto cala del 3%, l’economia italiana scende del 3%, la nostra fiducia scende del 3% o forse anche di più.
In tutto questo, più o meno compreso, disastro, veniamo spinti e sospinti dai vertici aziendali ad accelerare il processo di crescita, con un’enfasi e un’aggressività che si potrebbe ben ritagliare per un periodo di “vacche grasse” con la nostra banca in ritardo sulla ripresa, ma…direi che non è’ così.
Interpretiamo questo atteggiamento come una nuova apertura a fornire sostegno alle imprese della nostra zona? Vorrei proprio sperarlo.
Altrimenti vorrei sapere cosa dovremmo andare a proporre..fortuna e ricchezza?
Mi permetto un breve cenno a quanto riportato dai giornali (ed ho letto su di un venerato blog) circa la generazione di figli di NN alla quale dovrebbero appartenere i ragazzi di oggi.
Io ho due figli e non sopporto proprio l’idea che ci sia qualcuno che li consideri dei poveri sfigati senza fegato e senza speranza nel futuro. Dietro questi ragazzi ci devono essere le famiglie che povere o ricche che siano devono infondere il coraggio di andare avanti con le proprie forze. Patendo dolori. Raccogliendo gioie. Con fiducia.
Troppo comodo scaricare la colpa sui politici o sulle banche (ma andiamo, in che cavolo di mondo vive certa gente).
Nei momenti duri, di sofferenza, di perdita di speranza non è certo sputando veleno che si risolvono le cose.
Prendete un Maalox contro l’acidita’ e diamo il nostro impegno per i nostri ragazzi….e per noi.