Stanno scendendo dal pero

Il tema delle condizioni (spese, tassi) proposti/offerti alla clientela è un tema che, come avrete notato, risulta essere ricorrente in questo blog; ritengo, infatti, che in un periodo come quello in cui viviamo, sia uno degli elementi fondamentali sulla base del quale la clientela decide se rimanere o migrare verso altri lidi.

In questo contesto la Banca Indifferente, sino a poco tempo fa, ha mantenuto una sorta di “snobberia”, di algido distacco dalle lotte per la sopravvivenza, che altri istituti stavano iniziando ad ingaggiare; dico sino a poco tempo fa in quanto da qualche settimana è iniziata una nuova fase di “apertura”, ossia, in parole povere, stanno finalmente scendendo dal pero; c’e’ bisogno di essere molto più competitivi perché l’acqua è poca e la papera non galleggia!

Che ci crediate o no questo è un sollievo anche per chi lavora nelle filiali, perché, non mi stancherò mai di dirlo, la faccia la mettiamo noi e quando non sappiamo con cosa contrastare le proposte di altre banche (anche e soprattutto di quelle più piccole) il lavoro diventa oltremodo frustrante. Senza contare che comunque “la principale responsabilità è sempre quella della rete e dei gestori”: ci mancherebbe che sia colpa di manager con una miopia commerciale degna di una talpa; non entro nel merito delle grandi politiche economiche bancarie, perché è un terreno che non conosco, ma penso che sia sempre valido il buon vecchio detto “meglio poco che niente”, ossia meglio guadagnarci poco piuttosto che perdere il cliente (ed essere cazziati, ma questo vale solo per noi che siamo sul territorio).

In generale, credo si possa dire che le banche si stanno necessariamente ammorbidendo, almeno sul lato costi (nelle varie accezioni) e questo è un bene per la clientela; ritengo invece che un argomento scottante e sul quale ci sarà parecchio da discutere sarà sul lato credito: rigidità e attenzione nei prestiti e fidi saranno ancora per un pò di tempo elementi con cui fare i conti, ma ne riparleremo.

Intanto: giù dal pero e di corsa.

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Commenti

  • Perennemente Sloggata  Il febbraio 25, 2011 alle 20:56

    non dimenticare però il lato umano. io dopo essermi sentita presa un po’ per i fondelli (questione di principio alla fine) ho litigato brutalmente con la direttrice della filiale di banca più conveniente sul mercato e ho rifatto il giro delle banche da zero. (io ho fatto domande molto precise, mi hanno dato risposte per lasciarmi intendere una cosa ed era diversa. “forse ha capito male” un corno!)
    sono approdata all’attuale banca perché è una realtà che prediligo, è una filiale piccola (ho scelto credo la più piccola o quasi della città) e sono tre uomini. non mi costa meno, anzi. troppe spese. ma il sapere di poter star tranquilla, non ha prezzo.

    • lamiabancaindifferente  Il febbraio 25, 2011 alle 21:20

      Giustissima osservazione! il lato umano, nel mio lavoro, lo considero tra le cose più importanti e l’ho evidenziato in diversi post. Per quanto mi riguarda il poter offrire anche delle condizioni finalmente competitive è motivo di soddisfazione, te lo posso garantire!

      • Perennemente Sloggata  Il febbraio 25, 2011 alle 22:17

        sono contenta 🙂

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